martedì 20 settembre 2011

Anelli : istruzioni per l'uso!

Pensare ad un fidanzamento senza anello è cosa impossibile, perciò cercherò di mettermi all’opera e scovare in rete notizie e ispirazioni per fare felici..le tasche dei maschietti e gli occhi delle  femminucce!!!Non date la colpa al consumismo e al materialismo per questa usanza! Quella dell’anello con diamante annesso, è una tradizione davvero antica; risale al 1400 ed è stata istituita dall’arciduca d’Austria che ne ha donato uno come promessa di nozze a Maria di Borgondia, anche se in realtà l’anello, genericamente inteso, come suggello d’amore è  fatto ben più remoto.
Se potete affrontare questa spesa,sappiate comunque che avrete parecchie opzioni e non è detto che dobbiate investire due mensilità del vostro stipendio(anche se si sussurra sia questa la regola)!!!Innanzitutto cercate di scoprire se in famiglia c’è la tradizione di donare un gioiello dei vostri avi. Ad ogni modo qualsiasi siano le vostre intenzioni, guardatevi dalle fregature!L’ ideale sarebbe appoggiarsi ad un vero amico gioielliere, , e se infine ci fosse la possibilità di scegliere il modello e ricrearlo su misura, sarebbe il massimo, in questo modo potreste anche risparmiare parecchio, e avere un anello simile a quello di grandi brand e maestri orafi!!!
Se poi non conoscete nessuno, e avete un budget adeguato al modello scelto, optate sempre per un anello con garanzia e di marche conosciute e certificate.
Se volete andare sul sicuro per la misura cercate un modo o una scusa per recuperarla, se riuscite a prendere un anello misuratelo e poi regolatevi da qui
http://recensioni.ebay.it/MISURA-ANELLI-COME-PRENDERLA_W0QQugidZ10000000001355781
Mentre per quanto riguarda la scelta dell’oro giallo,rosa,o bianco dovrete fare una piccola indagine di mercato. Se optate per questo metallo, decisamente prezioso e più economico del platino, cercate di prendere il 18carati, e non al di sotto.
Infine occupiamoci della pietra, la maggior parte  delle persone optano per il diamante, una pietra conosciuta per la sua resistenza, un diamante, pensate, può essere scalfito solo da un altro diamante!
Ma non basterà prenderne uno per stare tranquilli, sono molti i fattori da considerare, le 4 c tanto per iniziare, ovvero carati, clarity ,colour, cut  che tradotte vogliono dire:
Carati : unità di misura del diamante, sappiate che una differenza impercettibile di 0.01 carato potrebbe costarvi moltissimo, per esempio,0,99 carati e 1 carato non si discostano come preziosità, ma per il prezzo..beh provate a girare!!!Il prezzo delle gemme viene stabilito da una scala internazionale, in base a fasce di carati definite, 0,48 e 0,49 carati fanno parte di uno scalino di prezzo identico, 0,50 appartiene ad un gradino superiore.. la differenza tra una fascia e l’altra può essere anche di 2.000 euro!
Purezza:  misura le imperfezioni del diamante, non visibili ad occhio nudo ma fondamentali per la sua brillantezza. Il grado F è il più puro, ma un diamante Vf1 o Vf2 è un buon compromesso e non sminuisce la preziosità della pietra..anzi, quando si dice che più è piccola più è preziosa, il discorso è proprio legato al fatto che è meglio sacrificare dei carati preferendo a grossi diamanti, pietre più pure.
Colore :il diamante più prezioso è incolore, ed è classificato con la lettera D, ma state sereni fino alla classificazione I si tratterà di differenze impercettibili
 
Taglio: Ha 4 classificazioni e da l’idea della precisione umana nel tagliare il diamante.., ma è molto difficile da parcepire ad occhio nudo, in ogni caso è un elemento importante per la brillantezza. Se avete un buon occhio, osservate la pietra dall’alto, se appare bianca è fatta bene. Comunque sarebbe  meglio non andare sotto il taglio considerato come “Good”, la terza categoria.Il taglio non va confuso con la forma del diamante, che invece risponde alla vostre preferenze.
La più comune è il brillante, una gemma di forma circolare e formata da tante piccole faccette che conferiscono il luccichio che conosciamo. Altre forme dall’effetto simile sono il quadrato, o la goccia. Poi abbiamo il cuore, la gemma, e altri tagli che potete scegliere a vostro piacimento e non precludono la bellezza del gioiello.
                                          
Infine non dimentichiamo le certicazioni ufficiali, unica garanzia delle caratteristiche sovraelencate, le migliori sono GIA, IGI, HRD.
Ricordate che il commercio di diamanti ha sede in luoghi di conflitto e serve sovente a finanziare le guerriglie di queste zone. Se volete un diamante etico, e la cui estrazione e lavorazione sia eseguita nel rispetto dei diritti dei lavoratori, provate a guardare qui www.brilliantearth.com, ma anche Cartier o Tiffany&co commerciano in modo etico, ed esistono diverse gioiellerie dal carattere “sostenbile”.
Le cose da imparare non finiscono qui, per esempio è bene badare anche al tipo di incastonatura. Si tratta di una questione di gusti, io preferisco quelle in cui il diamante è a vista, ma ben fissato. Per intenderci, le griffes, permettono di far risaltare la pietra,e i brillantini, completamente sovraesposti, fissati solo alla base, sono più soggetti ad essere persi. La più sicura è quella in cui la montatura circonda completamente la pietra, come una cornice, ma, per me, tutto quell’oro ruba spazio al luccichio.
Forse vi ho annoiati, ma spero almeno di avervi informati..non vi impaurite, troverete l’anello giusto, proprio come avete trovato la vostra lei!
Felice Giornata!
Sissì!

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